Al teatro Studio di Scandicci il quarto appuntamento di PIECE- percorsi della performance,con la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio e a cura di Pietro Gaglianò, tenutosi lo scorso 21 maggio 2014, si apre con Luigi Presicce (Porto Cesareo,1976) che presenta, per la prima volta in Italia, Allegoria astratta dell’atelier del pittore all’inferno tra le punte gemelle, rivisitando e ricreando in un tableau vivant l’opera L’atelier dell’artista di Gustave Courbet. Il titolo originale dell’opera di Courbet è Allegoria reale che fissa una fase di sette anni della mia vita artistica e morale; quella di Presicce è un’opera densamente simbolica, in cui l’artista, permettendo una visione limitata e privatissima, ci permette di entrare all’interno del suo immaginario visionario e mistico, facendo vivere un’esperienza capace di totalizzire i sensi e conferire allo spettatore il ruolo di completarne il contenuto. Prendendo spunto dal maestro ottocentesco, crea una sorta di realismo onirico, fatto di segno ed esoterismo.
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