lunedì 25 novembre 2013

ROBERTO PUGLIESE | EMERGENZE ACUSTICHE


Roberto Pugliese, Emergenze Acustiche, 2013, Tenuta dello Scompiglio. Foto Guido Mencari - Courtesy Associazione Culturale Dello ScompiglioVorno, Capannori (LU), SPE Spazio Performatico ed Espositivo -  Tenuta Dello Scompiglio, via di Vorno 67, fino al 19.01.2014
A cura di Angel Moya Garcia
Emergenze acustiche è il nome dell’installazione sonora che Roberto Pugliese (Napoli,1982) presenta nelloSpazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio.
L’installazione è composta da 80 tubi cilindrici in plexiglass contenenti speakers di diverse dimensioni che si calano dal soffitto, producendo un effetto a cassa di risonanza. La composizione acustica, che si diffonde in tutto lo spazio espositivo, è generata da un software all’interno del quale vengono inseriti dati numerici derivati dalle varie attività, come gli esercizi culturali e didattici, o l’energia rilasciata dall’orto biodinamico e la cucina.
Roberto Pugliese, Emergenze Acustiche, 2013, Tenuta dello Scompiglio. Foto Guido Mencari. Courtesy Associazione Culturale Dello ScompiglioL’opera agisce su sistemi di interazione che vanno generandosi in base alle scelte degli spettatori, invitati a modulare un percorso personale in base ai propri istinti percettivi. Ciò permette di dare una conformazione organica di volta in volta nuova all’ambiente, e il visitatore, inseguendo un’inafferrabile entità, non vive più l’esperienza artistica come agente passivo, ma come forza generativa. In un discorso più ampio, le pratiche artistiche che hanno come studio la percezione dello spazio mediante l’udito, si prestano a una maggiore interdisciplinarità, spesso applicabile anche a determinate prese di coscienza nei confronti di uno spazio sia urbano che non (come nel caso dello SPE), fino ad arrivare a una pratica di vera e propria architettura sensoriale, in grado di rivelare cosa la musica e il suono possono dirci dell’ambiente che “abitiamo”.
Roberto Pugliese, Emergenze Acustiche, 2013, Tenuta dello Scompiglio. Foto Guido Mencari. Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio.L’indagine delle relazioni che si intessono tra spazio, suono e osservatore, trova i presupposti in una realtà che viene generata nelle complesse relazioni tra vari componenti: punto di partenza, in quest’ottica, è laTeoria generale dei sistemi di Ludwig von Bertalanffyche definisce le possibilità di influenza e scambio tra gli elementi come condizione necessaria per stabilire un sistema e il suo mantenimento.
I dati delle attività che diventano suoni non solo presentano una tecnologia organica che si fa quasi emozionale, ma ritornano nello spazio, portando consé una ineluttabile parte del mondo esterno.
Roberto Pugliese, Emergenze Acustiche, 2013, Tenuta dello Scompiglio. Foto Guido Mencari, Courtesy Associazione Culturale Dello ScompiglioI suoni elettroacustici rientrano in una particolare categoria musicale, che permette di tracciare una linea temporale sui nuovi sviluppi tecnologici e sui nuovi materiali,  in quello che potrebbe essere definito il “momento tecnologico dell’arte”. Agostino di Scipio inPensare la tecnologia del suono e della musica scrive: «Nell’esperienza creativa [....] colui che agisce è definito dai suoi mezzi di azione nella misura in cui l’opera che risulta dal suo agire restituisce all’ascolto l’esperienza di quei mezzi».
L’arte contemporanea sta spostando sempre più la propria attenzione verso le relazioni umane e le relazioni tra individui, in cui l’interattività tra osservatore e artista gioca un ruolo preponderante proprio in quello “spazio” che spesso sfugge all’artista stesso, o che non era sua intenzione significare. In questo caso, la tecnologia utilizzata è capace di alterare i sensi e le percezioni emotive, restituendo una maggiore consapevolezza tra individualità corporea e necessità di relazionarsi con l’esterno.
Cercando di coinvolgere il pubblico, viene focalizzata l’attenzione sulle possibilità di analisi critica e interpretativa, in cui l’interrelazione si rivela obiettivo finale dell’opera. L’indagine del luogo permette di abbassare il livello di influenza dell’artista, per procedere alla restituzione di una realtà traslata, che il pubblico può decidere di manipolare o semplicemente fruire.
Francesca Biagini

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